Radiologia e diagnostica digitale con tac 3D Cone Beam
In Odontoiatria, come in tutta la medicina, l’obiettivo principale è capire il problema che affligge il paziente arrivando ad una corretta diagnosi che ci permetterà poi di pianificare i trattamenti adeguati a risolvere il problema.
Si arriva ad na corretta diagnosi attraverso un percorso che parte dalla storia clinica (anamnesi) del paziente che deve comprendere le malattie pregresse, i farmaci assunti, gli eventuali vizi come fumo e bruxismo.
Si passa poi ad analizzare attentamente il problema, magari un dolore ad un dente, che può essere spontaneo o provocato dalla masticazione o dal freddo. Si arriva dunque alla esplorazione della cavità orale con la valutazione dello stato di denti e gengive.
Molte volte, questi passaggi sono sufficienti per identificare il problema e proporre le soluzioni adeguate. Altre volte però, nella maggior parte dei casi, non è sufficiente l’esame diretto di denti e gengive per capire l’origine del problema, ma occorre eseguire degli approfondimenti diagnostici che, nel campo odontoiatrico, sono principalmente delle radiografie.
Cosa sono le radiografie dentali?
Le radiografie, in generale, sono degli esami che sfruttano le proprietà delle radiazioni ionizzanti che, attraversando i tessuti del corpo umano ed essendo da questi assorbite con maggior o minor quantità, lasciano una immagine su una pellicola radiografica. La radiografia si presta alla perfezione al campo odontoiatrico perché i tessuti duri come il dente e l’osso sono quelli che meglio risaltano.
Negli ultimi anni, in tutti i campi della medicina, le radiografie tradizionali che venivano impresse su una pellicola particolare sono state soppiantate da quelle digitali. Si può dire che la stessa rivoluzione che c’è stata nel mondo della fotografia si è presentata in egual misura nel campo radiografico.
Oggi è anacronistico pensare di sviluppare una foto e, allo stesso modo, è anacronistico avere a che fare con delle radiografie analogiche.
Quali vantaggi offre la radiografia digitale?
- Minor tempo di esposizione: le radiografie digitali, se confrontate con quelle analogiche hanno un tempo di esposizione fino a 10 volte inferiore a tutto vantaggio della salute del paziente.
- Risultato predicibile: nelle vecchie radiografie analogiche lo sviluppo delle radiografie non seguiva uno standard preciso. Molti fattori come l’umidità, la temperatura, lo stato dei liquidi influivano sul risultato. Ad oggi con i moderni sistemi digitali si sono eliminati i problemi di sviluppo.
- Facilità di archiviazione: le vecchie pellicole radiografiche si rovinavano con il tempo e necessitavano di grossi archivi. Al giorno d’oggi creare ed archiviare un file è una operazione banale.
- Velocità di sviluppo: le pellicole analogiche necessitavano di tempi di sviluppo doppi rispetto al digitale; oggi, dopo pochi secondi, possiamo già valutare l’immagine ottenuta.
- Migliore qualità: i moderni sistemi radiografici 3D forniscono immagini in alta risoluzioni fino ad 80 micron.
- Connettività: gli esami possono essere consultati da qualsiasi dispositivo ed inviate a diversi specialisti per condividere il piano terapeutico.
Nel nostro Studio siamo dotati di moderne apparecchiature che ci consentono di eseguire tutti gli esami radiografici digitali per l’odontoiatria, dalle rx endorali alle tac 3D, dalla ortopantomografia (rx panoramica) alle teleradiografie per l’ortodonzia.
Quali sono i diversi tipi di radiografia dentale digitale?
- Radiografie digitali intraorali: sono cosi nominate perché il sensore radiografico si colloca all’interno della bocca. Si utilizzano per diagnosticare patologie dei denti avendo la massima risoluzione possibile.
- Disponiamo di un sistema radiografico digitale ai fosfori: una tecnologia che utilizza dei sensori sottilissimi che sostituiscono le vecchie pellicole radiografiche. Per ottenere una radiografia di qualità si utilizza una dose di raggi molto inferiore rispetto alle vecchie radiografie. Le immagini vengono sviluppate in un apposito scanner in pochi secondi e si possono visualizzare a tutto schermo su qualsiasi dispositivo.
- Radiografie periapicali: sono delle radiografie in cui si valutano tutte le componenti del dente, dall’apice della radice fino alla corona. Si visualizzano molto bene anche i tessuti che circondano il dente e sono utili per diagnosticare carie e infezioni della radice.
- Radiografie bite wing: in questo tipo di radiografia si valuta solo la corona del dente e sono ottenute facendo mordere un apposito centratore, Si utilizzano per scovare le carie interprossimali che a volte, nelle radiografie panoramiche, non possono essere viste per la sovrapposizione dello smalto dei denti.
- Radiografie occlusali: sono radiografie eseguite con sensori più grandi in cui si evidenziano tutti i denti di un’arcata per evidenziare eventuali denti inclusi. Le moderne apparecchiature 3D hanno sostituito questo tipo di esame.
- Radiografie digitali extraorali: sono cosi nominate perché il sensore radiografico è all’esterno della bocca. Si utilizzano per valutare sia i dentima, soprattutto, le strutture circostanti come le ossa mascellari.
Nella radiografia digitale extra-orale possiamo differenziare gli esami 2D ( bidimensionali) e gli esami 3D (tridimensionali). Gli esami bidimensionali sono la Ortopantomografia, comunemente conosciuta come “radiografia panoramica”, la teleradiografia laltero-laterale, che viene usata nei pazienti ortodontici, e le condilografie che vengono usate nello studio dell’articolazione temporo mandibolare (ATM).
Ortopantomografia: è la radiografia più usata in odontoiatria; detta anche “radiografia panoramica” perché da un’idea generale di tutta la bocca, sia denti che tessuti circostanti. E’ fondamentale quando si fa un controllo e si vuole analizzare le condizioni generali della bocca e valutare lo stato delle vecchie terapie eseguite. Sulla ortopantomografia però è difficile vedere tutte le carie, soprattutto quelle iniziali tra un dente e l’altro e, per valutazioni più precise come nel caso dell’implantologia è meglio eseguire un esame 3D.
Teleradiografia latero-laterale: è una radiografia che si richiede prima di effettuare un trattamento ortodontico. E’ fondamentale per effettuare una corretta diagnosi ed analizzare il rapporto esistente tra le ossa mascellari. Su questa lastra l’ortodonzista effettua il “tracciato cefalometrico” che è uno studio di diversi angoli del cranio che danno utilissime informazioni sul paziente.
Condilografia: questa radiografia viene eseguita a bocca aperta e a bocca chiusa per valutare anomali di forma del condilo, che è la parte della mandibola che si articola col cranio. Queste lastre vengono prescritte in presenza di problemi articolari spesso causati proprio da asimmetrie di queste ossa.
Gli esami radiografici 3D sono il fiore all’occhiello della radiologia odontoiatrica digitale. Quando si parla di 3D si fa riferimento alla TC, TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA, un esame che permette di sezionare qualsiasi distretto del corpo in molte sezioni ed analizzare cosi tutte e tre le dimensioni dello spazio.
In Odontoiatria, in particolare, si utilizza la TAC CONE BEAM, una particolare tecnica di tomografia computerizzata che permette di studiare il massiccio facciale, con riferimento nello specifico alle arcate dentarie. La tecnologia si basa su un fascio di raggi x caratterizzati da una forma conica per mezzo del quale è possibile ottenere un’immagine di un ampio volume con una modesta quantità di radiazioni.
Che differenza c’è tra una Tac cone beam e una Tac tradizionale?
Una tac tradizionale, avendo una tecnologia di acquisizione diversa, più datata, genera una quantità di radiazioni da 5 a 10 volte maggiore. Questo permette di avere immagini più definite con una bassa esposizione alle radiazioni ionizzanti e la possibilità, se necessaria, di ripetere l’esame anche dopo breve tempo.
Dal lato pratico l’esame è simile ad una ortopantomografia, il paziente rimane in piedi per 30 secondi, il tempo dell’acquisizione del volume selezionato. La tecnologia della Tac cone beam permette di scegliere una vasta gamma di volumi di acquisizione, cioè la zona che vogliamo esaminare. Questo ci permette di poter esaminare tridimensionalmente anche una zona molto piccola.
Le immagini ottenute possono essere rielaborate dai software dedicati che hanno una serie di programmi ad hoc con cui si può effettuare la programmazione degli impianti, la valutazione di strutture anatomiche particolari cone il nervo alveolare, la valutazione delle radici di un dente nel caso la forma sia complessa e molto altro ancora.
La Tac cone beam, fondamentalmente, serve ad eseguire un approfondimento diagnostico di problematiche emerse con altre radiografie come la ortopantomografia.
Quali sono i vantaggi della Tac Come Beam?
- Possibilità di scegliere il volume di acquisizione: dal singolo dente all’acquisizione completa del cranio. questo permette, se l’approfondimento diagnostico che vogliamo effettuare riguarda un solo dente di limitare al massimo le radiazioni richieste.
- Esposizione alle radiazioni ridotta: l’immagine viene acquisita con un fascio di raggi x ad impulsi e non con una radiazione continua. Questo comporta che, se il tempo medio per una scansione è di circa 18 sec, l’esposizione reale è invece di circa 2-5 sec, riducendo notevolmente le dosi a cui si sottopone il paziente rispetto a TAC tradizionali (da 5 a 20 volte inferiore).
- Risoluzione delle immagini notevolmente superiore: grazie alla presenza di specifici filtri è possibile ridurre notevolmente disturbi sull’immagine finale dato, ad esempio, da restauri metallici presenti nella bocca che possono generare artefatti.
- Migliora il comfort dei pazienti: il paziente esegue l’esame comodamente in piedi senza doversi sdraiare ed entrare nelle vecchie macchine a forma cilindrica.
- Possibilità di post-processing: con un’unica scansione è possibile ricostruire entrambe le arcate mascellari. In seconda battuta e’ possibile estrarre ed esaminare immagini 2D secondo i piani: assiali, coronali, sagittali consentendo così misurazioni accurate, su qualsiasi piano d’osservazione.
Quali sono le applicazioni della Tac come beam?
- Implantologia: è la principale indicazione all’esecuzione di questo esame. Il chirurgo, prima di inserire un impianto può, anzi, deve valutare il contesto osseo in tutte e tre le dimensioni dello spazio per poter scegliere la misura dell’impianto ideale e anche il diametro e l’inclinazione per non andare a danneggiare strutture importanti come il nervo alveolare o il seno mascellare.
- Implantologia guidata: con i moderni software di programmazione impiantare oggi è possibile simulare sul pc la posizione finale dell’impianto e, acquisendo una scansione dell’arcata dentale su cui si lavora, è possibile produrre una “dima chirurgica” che, ben posizionata, ci permette di inserire l’impianto nella posizione pianificata. Quests tecnica ha l’enorme vantaggio di poter essere eseguita senza incisioni con la sicurezza di aver posizionato l’impianto nel migliore dei modi.
- Endodonzia: quando il dentista sta devitalizzando un dente con delle radici particolarmente complicate, di difficile accesso, può essere eseguito un esame tridimensionale della sola zona interessata (con minima esposizione alle radiazioni) e si possono così valutare tridimensionalmente le radici del dente.
- Diagnosi di fratture e granulomi: molti studi hanno dimostrato come la tac riesca a diagnosticare lesioni alle radici dovute a fratture o ad infezioni che le immagini 2d non riescono ad evidenziare
- Parodontologia: la tac evidenzia delle perdite ossee periradicolari che le immagini 2d non riescono ad identificare.
- Chirurgia orale: quando si deve estrarre un dente del giudizio inferiore e, dalla OPT si evidenzia o si sospetta una vicinanza tra le radici del dente ed il nervo alveolare inferiore è obbligatorio eseguire una Tac come beam. Solo un esame tridimensionale infatti può evidenziare gli esatti rapporti spaziali tra dente e radice e può guidare il dentista in una procedura chirurgica corretta.
- Ortodonzia: quando ci si appresta ad eseguire un recupero chirurgico-ortodontico di un dente incluso (generalmente canini inferiori) solo la Tac come beam ci da le informazioni esatte sulla posizione e sulla inclinazione del dente, che influiscono sulle speranze di recuperarlo in arcata.
- Rialzo del seno mascellare: prima di eseguire un innesto osseo con la tecnica del rialzo del seno mascellare è opportuno eseguire una Tac per valutare l’anatomia del seno mascellare e per valutare la quantità di osso residuo nella zona che sarà di fondamentale importanza per decidere se inserire gli impianti contestualmente all’innesto osseo o qualche mese più tardi.
Se vuoi parlare con la segreteria puoi farlo comodamente telefonando allo Studio Dentistico MySmile di Settimo Milanese (Milano).